Un Bosco di cipressi

    Testo e foto di Maurizio Lai

    Questi cipressini da vivaio nati in fittocella, una volta arrivati nel mio giardino sono stati immediatamente rinvasati e ho per prima cosa tagliato loro il fittone, lasciando solo le radichette fini.

    Come si può notare i contenitori sono di diverso volume. In questo modo nel tempo sono riuscito a ottenere, da un gruppo di piantine di età e dimensione omogenea, un gruppo "disomogeneo" per dimensione, seppure l'età sia la stessa per tutte.

     

    Il risultato, dopo alcuni anni di coltivazione con continue applicazioni sui rami di filo, è questo.

     

    Dopo un altro anno di coltivazione ho ritenuto che fosse giunto il momento per iniziare a comporre il bosco che avevo deciso di creare.

    La prima cosa che ho deciso di fare è stata quella di sistemare delle bacchette di legno per simulare l'insieme e quindi l'impatto visivo che più mi soddisfaceva, dandomi l'idea di ciò che avrei voluto ottenere.

    La lastra sulla quale volevo installare il boschetto è una "losa" di basalto, regalatami da Christian, un amico e socio del club. Mentre le piantine, strano a dirsi per un agente della forestale, mi sono state regalate da Domenico, un altro amico ugualmente socio del club.

    Una volta decise le posizioni, con della vernice ho fissato ogni singola posizione sulla lastra.

     Dopodiché, armandomi di tanta pazienza e di un trapano con punta 4 e relativi tassellini, ho preparato gli ancoraggi.

     

    Finalmente è arrivato il momento di mettere in opera il progetto. Quindi, una volta preparato il keto, (che come sapete è un terriccio particolare che viene utilizzato per preparare i bordi delle composizioni su pietra), ho iniziato a creare il perimetro all'interno del quale sarebbero state ospitate le piante.

     

    Ed ecco la prima pianta, "la leader", dalla quale poi dipenderà e deriverà tutta la sequenza creativa della composizione...

     

    e poi la seconda...

    la terza

     

    la composizione è quasi finita...

    Una volta completata la composizione è arrivato il momento della muschiatura, che questa volta non avrà solo il compito di rendere più gradevole il bosco nel suo aspetto, ma anche la funzione di mantenere un miglior livello di umidità delle radici.

    Adesso ovviamente inizierà il lungo processo di maturazione.

    Sono molto soddisfatto del risultato raggiunto già da questo primo step, soprattutto perché ancora una volta ho avuto la conferma che, anche partendo da materiali cosiddetti "poveri", si può riuscire ad ottenere qualcosa di gradevole con la tecnica, la passione e la perseveranza.

     Foto del 20 febbraio 2021 

    Nel giugno del 2022 ho effettuato un altro intervento...

     

    La via del bonsai per questo bosco di cipressi è ancora lunga, ma l'ultimo intervento, secondo me, ha fatto fare un ulteriore salto di qualità alla composizione.

    Prima di chiudere questo mio contributo, voglio dare un ultimo consiglio a chi dovesse decidere di percorrere la mia stessa esperienza di realizzazione di un boschetto di cipressi, e cioè scegliere solo piante della varietà "horizontalis", perchè la varietà "pyramidalis" tende a non mantenere i rami in posizione e, una volta slegati dal filo, ci obbligano ad intervenire continuamente.

     

     

     

     

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