La classificazione dimensionale dei bonsai parte dal mame, shoin, chuin, ecc. L'altra classificazione è relativa alla capacità di trasporto o sollevamento: con due dita, una mano, due mani, quattro ecc. Sarebbe interessante poi classificarle in rapporto al proprietario e alle sue aspettative o capacità di sacrificio che in alcuni esempi rasenta l'eroismo, che altri definirebbero masochismo per quelle piante che richiedono movimentazione con mezzi meccanici motorizzati. La vita di questi ultimi proprietari resta profondamente condizionata dalla pianta, che come un ospite invadente richiama attenzioni e genera pericolosi dissapori all'interno della famiglia. Emblematici i casi di queste O-bonsai che seccano improvvisamente dopo brevi assenze del bonsaista che ne aveva affidato la cura a mogli o suocere. Roberto Rovere
Fotografia. Luca Contu